MERAVIGLIOSE CREATURE

LA DIVERSITÀ DELLA VITA COME NON LA CONOSCIAMO

Invito alla lettura

“Ho passato giorni lungo le piste che percorrono i dolci saliscendi delle vallate, attraversando le verdi colline d’erba costellate di giganteschi baobab, Adansonia digitata. La corteccia di questi alberi ha le fattezze della pelle degli elefanti. Il loro tronco, martoriato dai pachidermi che, come cannibali, infieriscono con le zanne e ne masticano le fibre legnose con le possenti mandibole succhiando la copiosa linfa ricca di acqua e di sali, è un’allegoria di questa terra primordiale. Giraffe intente a brucare foglie fra i rami spinosi di acacia volgono lo sguardo incrociando i lunghi colli. Aggrappate sul loro dorso le bùfaghe rovistano l’ispido pelame reticolato per cercare parassiti. L’irresistibile curiosità dei timorosi kudu
vince per un attimo la loro ritrosia, poi, mostrando il fianco zebrato di un tenue bianco latte, scompaiono fra la fitta vegetazione. In lontananza vediamo arrivare una numerosa famiglia matriarcale di elefanti guidati dalla grande femmina, i piccoli nati da appena un mese rimangono fra le mobili colonne degli arti degli adulti che li sfiorano appena, discosto un solitario maschio giganteggia con le
sue poderose zanne d’avorio. Qui tutti gli esseri viventi sembrano un
miracolo di sopravvivenza. Cardinali, tessitori, gruccioni, turachi, nettarine, pteroclidi, bulbul, fragili uccelli dalla grazia infantile, l’armonia dei loro colori, il canto incosciente della giovinezza. È la bellezza della vita nell’eterna sfida alle leggi della fisica dell’universo che regolano la materia sensibile degli esseri viventi. Al ritorno a Dar es Salaam, scendendo dal piccolo Cessna, sono colto da una spossata esaltazione, sofferente di aver vissuto troppo brevemente quei momenti nella savana, un richiamo incessante nella mente, la colpevolezza dell’abbandono, di aver tradito la madre Terra”

Frasi tratte dal nuovo libro di Stefano Mazzotti “Meravigliose Creature”, Il Mulino.

Micrurus annellatus – Peru, Yanachaga-Chemillén

È tempo di innamorarci di nuovo del nostro pianeta: riscoprirne la meraviglia, l’inesauribile varietà. Riappropiarcene anche attraverso una ricerca sul campo come quella di Stefano Mazzotti, che qui ci racconta la scoperta di nuove specie di animali e piante in luoghi di spettacolare ricchezza: dalla Papua Nuova Guinea al Borneo, dalla catena himalayana al bacino del fiume Mekong, dalle isole di Sri Lanka e del Madagascar fino alle montagne della Tanzania. Pagina dopo pagina incontriamo una collezione infinita di specie – il cui numero è ancora oggi un mistero – con cui conviviamo sul nostro pianeta e che rischiamo di far estinguere prima ancora di riuscire a scoprirle. Una collezione altrettanto infinita di ragioni per impegnarsi invece a preservare questa diversità, fondamentale alla nostra stessa sopravvivenza, perché altri dopo di noi possano continuare a godere dello
spettacolo portentoso della vita. (Dalla locandina dell’Editore Il Mulino)

Intersezioni
pp. 270 con illustrazioni, € 18,00
ISBN 9788815388025

Meravigliose creature – Indice

La diversità della vita come non la conosciamo

Introduzione

I. Che specie sarà?

Il problema delle specie.

Che specie è?

Specie invisibili.

Il genetista e il pastore sardo.

II. Quante specie ci sono?

Diamo i numeri.

Torturiamo i numeri.

Nuove frontiere della biodiversità.

Un futuro megadiverso.

III. Il nuovo mondo

Green power.

Doppia vita.

Rettili ne abbiamo?

Quanti nipotini nonno T-Rex!

Via lattea.

IV. Bioesplorazioni

Uccelli del paradiso e altre meraviglie.

Nelle terre di Sandokan.

La lacrima dell’India.

Madagascar megadiverso.

Lì dove scorre la madre acqua.

Cime biodiverse.

Isole di foreste in un oceano di savane.

V. Record tropicali

Amazzonia viva, viva l’Amazzonia!

Un enorme lombrico.

Yasuní vs Manu.

All’alba canta il gallo di roccia.

Salviamo l’Amazzonia.

VI. Biodiversità profonda

Migliaia di miliardi.

Ventimila specie sotto i mari.

Abissi biodiversi.

Piccoli ma megadiversi.

Bagni termali.

Biodiversità glaciale.

Pesci si nasce.

Chiare, fresche e dolci acque.

VII. Che pianeta sarà?

La nuova Pangea.

Pensare globalmente.

Agire localmente.

Homo sapiens?

Ringraziamenti


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